Un ‘sì’ in black & white nel cuore di Torino
La storia di Paola e Ettore racconta un amore vero e profondo, che ha saputo costruirsi e fortificarsi nel corso del tempo. “Ci siamo conosciuti in ospedale, a Novara, nel dicembre del 2005. Io avevo 23 anni ed ero una studentessa di Medicina al quarto anno. Lui, 41 anni, medico strutturato della Chirurgia”. Si sono sposati il 14 luglio scorso in Comune a Torino, a Palazzo Civico, nella prestigiosa Sala Marmi…
Gli ospiti sono stati accolti in Galleria Subalpina, altro incantevole gioiello nel cuore della città, per un aperitivo. Poi, presso il ristorante ‘Arcadia’, lo stesso scelto dalla coppia per la loro prima cena insieme, la sera del 27 di quello stesso dicembre 2005. La sposa ha voluto accanto a sé, in qualità di testimoni, il fratello Marco e Carlotta, la figlia maggiore di Ettore. Lo sposo ha scelto suo fratello Adolfo e il miglior amico Fabio. A fare da damigella, accanto alle amiche di Paola, Laura e Federica, anche Giulia, la figlia minore di Ettore. È stata una festa raffinata e autentica, vissuta e condivisa all’insegna dell’affetto …
“Il progetto originario era completamente diverso – svela Paola –. Avevamo scelto, infatti, di celebrare il matrimonio sulla spiaggia, alle Hawaii. Alla fine, abbiamo deciso di festeggiare con tutta la nostra famiglia e gli affetti più cari. I preparativi sono iniziati cinque mesi prima del ‘sì’. Ho scelto io, all’insaputa del mio sposo, il tema ‘black and white’, coordinato al colore del mio vestito.”
Per l’abito del suo giorno più bello, Paola ha scelto una creazione di Elisabetta Polignano: “Mi sono innamorata dell’abito appena l’ho visto sul catalogo e ho voluto provarlo subito. Appena indossato, ho capito che era il mio! Nero, colore accattivante che adoro, corto davanti e lungo dietro, con lo strascico. Un tubino, con le spalle scoperte… Assolutamente anticonvenzionale, il mio genere!”. L’acconciatura è stata creata da Mario Condello, “un raccolto elaboratissimo che ha lasciato tutti senza fiato. Trucco molto fine e delicato, e il bouquet… Bianco e nero, ovviamente!”.
Foto di Alex Kova