Un ‘sì’ grazie alla musica

“La nostra storia è iniziata grazie a una chat di un gruppo musicale molto noto nella nostra zona. Ci siamo scritti per la prima volta una sera in cui ha postato una frase molto carina nei confronti di noi donne, così gli ho risposto per scherzo: ‘Mi sposi?’. Da quella volta, ad ogni collegamento abbiamo inscenato questo finto matrimonio. Poi una sera ci siamo incontrati davvero e sono rimasta fulminata dai suoi occhi azzurri, che adesso ritrovo nei miei figli!”. Emoziona dalle prime righe il racconto di Samantha, che ha detto per sempre il suo ‘sì’ ad Alberto il 26 aprile del 2008…

Parenti e amici sono stati accolti nelle rispettive case di famiglia. La cerimonia è stata celebrata a Nonio, nel Verbano, nella chiesa di San Biagio: “Le foto insieme le abbiamo poi scattate in riva al nostro amato Lago d’Orta“, prosegue Samantha. I preparativi hanno richiesto circa un anno, “abbiamo prima cercato una casa”.

Il colore dominante della festa è stato l’arancione, “col suo calore e allegria”, aggiunge la sposa. Sulle partecipazioni, ricorreva come tema la coccinella portafortuna, mentre il tableau era dedicato a manga e anime giapponesi. “Ricordo con molto affetto che Shary, il cantante che ci ha fatti incontrare, come regalo per noi ha cantato l’Ave Maria in chiesa e poi ci ha intrattenuti al ristorante, rafforzando ancora di più il bel legame che ci ha unito in quegli anni”.

Per il suo giorno più bello Samantha ha voluto “un abito molto romantico“, una creazione di Elisabetta Polignano: “L’ho conosciuta grazie a mia cognata, che l’aveva scelta per il suo matrimonio. Dopo di me ha fatto lo stesso anche la mia migliore amica. Semplice, delicato, color avorio – lo descrive – con il corpetto con delle sovrapposizioni di seta che scendevano fino alla vita, le spalline strette, la gonna che terminava con una piccola coda”. Per i capelli, la sposa ha optato per un raccolto intrecciato con una coda laterale. Intrecciate anche delle vere roselline arancioni, che richiamavano il bouquet. “In realtà Alberto non mi ha mai chiesto di sposarlo! Mi ha detto che aveva già risposto ‘sì’ in chat, la prima volta che ci eravamo scritti quattro anni prima: in effetti è stato di parola!”.

(Foto di Giuseppe Godi)