Un amore da sogno
“Ci siamo conosciuti nel 2008 a casa di un nostro amico, Frank. Siamo poi diventati molto amici a nostra volta fino a quando, una sera, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che qualcosa era maturato, che l’amicizia si era trasformata in amore“. Sara inizia da qui il racconto della sua bellissima storia con Fabio. La coppia ha da poco festeggiato il primo anniversario di matrimonio: “Quando ho capito che la felicità si trovava lì, con lui, la mia vita è completamente cambiata…”
Il ‘sì’ è arrivato infatti nel pomeriggio del 23 luglio 2016, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza: “Mi ha chiesto di sposarlo esattamente un anno prima, nel luglio del 2015, durante una meravigliosa vacanza in California. Mentre eravamo sulla spiaggia a Coronado – racconta Sara -, abbiamo assistito a un matrimonio. Pur essendo estranei a quella coppia, avevo la pelle d’oca. Ci siamo guardati e ci siamo detti: ‘E noi, quando ci sposiamo?'”.
La cerimonia religiosa e la festa si sono tenute nella stessa location, l”Antica Grancia Benedettina‘ di Colorno, nel Parmense, luoghi di origine del padre della sposa: “Nutro un forte attaccamento per quella zona, abbiamo molti ricordi di famiglia. Volevamo un matrimonio romantico, intimo e in stile shabby“, spiega. Bianco, rosa antico e sabbia i colori dominanti degli addobbi, dedicato al viaggio il tableau: “Io e Fabio abbiamo viaggiato molto insieme, ogni tavolo aveva il nome di una località che abbiamo visitato”. Nessun cadeau per gli invitati ma il pensiero importante di fare una donazione a favore dell’Unicef.
Per l’abito del suo giorno più bello, Sara ha voluto una creazione di Elisabetta Polignano: “Quando l’ho provato, ricordo ancora l’espressione di mia mamma: è rimasta letteralmente a bocca aperta e ha iniziato a piangere dall’emozione!”. Bianco, a mezza sirena, leggerissimo, in seta, “con un bustino di pizzo molto fine, gonna completamente liscia, strascico a forma di calla rovesciata e un velo lunghissimo”, lo descrive. Un abito “molto romantico e allo stesso tempo sensuale, da sogno. Se avessi potuto disegnarlo io, lo avrei fatto esattamente così!”.
(Foto di Monica Sapio, ‘Una zebra a pois‘)