Quando ti ho vista arrivare…

Quando ti ho vista arrivare…

“È così che voglio mi veda arrivare il mio amore!”. È quello che ha pensato Irene non appena ha provato il suo abito per il giorno più bello. Che è stato il 2 settembre scorso, quando ha detto per sempre ‘sì’ a Roberto, “conosciuto quattro anni prima al compleanno di un’amica comune, nel magico Salento”, racconta…

Il matrimonio è stato celebrato nella chiesa di San Vito a Castri di Lecce. A fare da testimoni, i rispettivi fratelli e i migliori amici: “Una seconda sorella per me e un secondo fratello per lui ”, spiega la sposa. Gli invitati sono stati poi accolti “sempre a Castri, a la ‘Grotta del Conte’, location da cui si gode una splendida vista, scelta perché entrambi amiamo il mare ed è quello che ci manca di più”.

A fare da fil rouge dell’evento, l’amore per il vino: “Come segnaposti, abbiamo pensato a dei tappi di sughero su cui abbiamo riportato degli aforismi – aggiunge Irene –. Il tableau era invece costituito da una damigiana rivestita dal nonno di mio marito. A dare il nome ai tavoli, alcuni vini rinomati”. Su alcuni cuori di legno, capeggiava la scritta: “Un amore DiVino”. Colore dominante, una particolare tonalità di verde, ripresa anche nella confezione delle bomboniere, presente nell’addobbo floreale e nel bouquet della sposa, composto da tulipani bianchi, “i fiori preferiti da Roberto”.

Per il suo abito da sposa, Irene ha scelto una creazione di Elisabetta Polignano: “La conoscevo già ed ho capito che era proprio il mio quando, guardandomi allo specchio, mi sono emozionata!”. Bianco, pizzo chantilly impreziosito dai cristalli, il sotto in organza e con un morbido fiocco, un lungo velo a taglio vivo: “Lo sentivo mio – aggiunge – ed ero a mio agio”. Suo marito le ha chiesto di sposarlo “nell’ottobre del 2015 ad Amsterdam, in piazza Dam: si è inginocchiato, ‘alla vecchia maniera’, e me lo ha chiesto davanti agli occhi dei passanti, divenuti spettatori”.

Foto di Umberto Cristaldi

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