Ti ho sposato con allegria

“Mi guardava negli occhi dicendomi ‘mi vuoi spostare?’ o ‘mi passi il sale?’. Finalmente, dopo diversi mesi passati a scherzare e a far finta, mi ha chiesto davvero di sposarlo!”. E Gaetano ha scelto per la sua Adriana il posto più romantico per antonomasia: l’ha portata a Parigi in cima alla Tour Eiffel, si è inginocchiato “sotto gli occhi di gruppi di turisti affascinati” e ha formulato in modo giusto la domanda che lei aspettava “ardentemente”.

Il ‘sì’ è arrivato il 9 settembre scorso, a Salemi, il paese tra le colline trapanesi in cui lei è cresciuta e a cui è molto, molto legata. La cerimonia è stata celebrata nella splendida cornice della Chiesa madre di San Nicola di Bari. A fare da testimoni, “Giovanna, Chiara, Elena, Vito e Antonio: i nostri amici storici”, racconta la sposa. Gli ospiti sono stati poi accolti nel ‘Baglio Borgesati’, una splendida struttura risalente al XV secolo.

Corallo, pesca e menta, i colori dominanti della festa. “Il nostro tema era il matrimonio siculo-pugliese – dice ancora Adriana –. Il tableau, perciò, rappresentava una grande tavolata e ogni tavolo aveva il nome di un piatto tipico. Come bomboniere, abbiamo scelto delle piantine grasse, che simboleggiavano la mia Sicilia, accompagnate da piccoli trulli, che rappresentavano invece la Puglia”, la regione d’origine di Gaetano. Gli sposi hanno poi scelto di fare una donazione alla Fondazione ANT Onlus, che si occupa del sostegno ai malati terminali di cancro.

La sposa per il suo giorno più bello ha scelto una creazione di Elisabetta Polignano: “Ho capito che quello era il mio abito perché era tutto ciò che volevo e l’ho capito esattamente nel momento in cui l’ho visto”, rivela. Bianco, con una gonna in tulle plumetis e inserti in pizzo macramé: “Aveva anche lo strascico e il velo, rifinito da un bordino sempre in pizzo macramé, e perline, che aggiungevano brillantezza e preziosità. È stato proprio un colpo di fulmine!”.

(Foto di Giuseppe Renda)