Solo uno fra tanti ti guarderà come sei
“Su Internet, mentre ero alla ricerca della location perfetta, mi sono imbattuta in una magnifica villa: è stato amore a prima vista e, una volta visitata dal vivo, abbiamo subito sentito dentro di noi che sarebbe stata la nostra…” . Roberta racconta così la scelta di ‘Villa Giuliana‘ dove, il 31 luglio dello scorso anno, ha accolto con Mattia gli invitati al loro matrimonio.
Prima, si sono promessi amore eterno nella chiesa di San Rocco, a Trecate, nel Novarese. Per la festa, immersa nel verde, si sono poi tutti trasferiti a Golasecca, nel Varesotto, nella splendida ex residenza estiva della famiglia Ferré. “Tema del nostro giorno speciale eravamo noi e la nostra storia”, spiega Roberta. Bianco e tocchi di bordeaux, i colori dominanti. Classiche le partecipazioni, rifinite da un piccolo fiocco bordeaux. Come bomboniere, un piccolo cadeau che richiamava la passione degli sposi per il vino. Ad accompagnare invece il loro ingresso in sala per la cena hanno scelto ‘Io fra tanti‘ di Giorgia, la loro canzone preferita: “Che solo uno fra tanti ti guarderà come sei, e viaggerà quando ridi, nei pensieri che vivi, negli sbagli che fai. Solo a uno fra tanti importerà come sei…”, la canta.
Roberta non aveva invece effettuato alcuna ricerca online per quello che sarebbe diventato l’abito per il suo giorno più bello: “Mi sono rivolta direttamente a Elisabetta Polignano. Avevo già visitato l’Atelier di Oleggio perché una mia cara amica aveva trovato lì il suo abito ma, onestamente, non mi aspettavo minimamente di poterlo trovare! Mi dicevo che difficile come sono ci avrei messo una vita, invece la scintilla è scoccata subito!”. La sua scelta è stata un abito “molto elegante – lo descrive –, liscio, con una magnifica cappa a coprire le spalle, leggero strascico e dettaglio in pizzo su vita e fianchi”. Per l’acconciatura, ha optato per un raccolto laterale, con una treccia e arricchito da piccole rose. E si è affidata alla sua “make up artist del cuore, nonché una delle più care amiche: non poteva fare lavoro migliore”.
Tra i momenti più emozionanti, la consegna della lettera che aveva scritto al suo futuro marito: “Se ne sono occupate le mie amiche pochi minuti prima del mio arrivo in chiesa – svela –. Il contenuto lo ha sconvolto, l’emozione è cresciuta talmente tanto che il mio ingresso è stato tutto un ‘mi volto a guardarla? Oddio no, non ce la faccio… Adesso mi volto…No, non riesco…’. Si è girato verso di me solo all’ultimo ed è stato bellissimo guardarci negli occhi”.