Sicura sia l’abito giusto? Viaggio tra gli atelier – Parte 6

Sicura sia l’abito giusto? Viaggio tra gli atelier – Parte 6

La scelta dell’abito da sposa? È innanzitutto “un percorso”. Lo definisce così Donatella, titolare, assieme alla sorella Rossella, della Boutique Alba di Sassuolo: è nel Modenese, nel cuore dell’Emilia, che ci porta questa volta il nostro viaggio negli atelier più prestigiosi, per fare tesoro dei consigli degli esperti e affiancarti così nella scelta dell’abito per il tuo giorno più importante.

L’attenzione per gli accessori, dal gioiello alla scarpa, dai guanti all’intimo, rappresenta uno dei punti di forza di questa boutique: “È il dettaglio che fa la differenza – svela Donatella –, è importante che le rifiniture siano curate al massimo, che l’acconciatura e il trucco non siano troppo elaborati o eccessivi. Si tratta di particolari che vanno saputi consigliare”. Altro fiore all’occhiello dell’atelier, la sartoria interna, che vede tra le sue creazioni più preziose, i veli da sposa.

“Il velo è molto attuale – spiega –. Impreziosisce l’abito, lo rifinisce, emoziona e commuove: è magia”. Donatella ha iniziato a muovere i primi passi in questo settore negli anni Ottanta, quando “ancora non esisteva l’abito da sposa come lo intendiamo oggi: era più minimale, un lavoro di cui si occupavano prevalentemente le sarte”. Piano piano l’ha fatta diventare la sua passione e oggi, ci dice, “ogni volta è incredibile: quando consegniamo un abito a una futura sposa sentiamo il calore di un abbraccio sincero”.

Importantissimo, infatti, è riuscire ad affidarsi a un esperto: “Alcune donne sembrano sicurissime di loro stesse, altre invece hanno un certo timore: è un equilibrio difficile da raggiungere, ma è essenziale riuscire a dare i consigli giusti”. Tra gli abiti che hanno scelto per il loro atelier, anche quelli di Elisabetta Polignano: “Perché è bravissima a costruire. Apprezziamo che usi la seta e tessuti made in Italy. Elisabetta poi sa osare e promuovere un certo cambiamento, ha energia. E in questo lavoro – conclude Donatella – è fondamentale avere una bella carica”.

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