Un ‘sì’ a New York

Un ‘sì’ a New York

“Di momenti da ricordare ce ne sono diversi… Uno su tutti, i festeggiamenti serali e notturni a Times Square: le tantissime persone presenti e i turisti festeggiavano insieme a noi, perfetti sconosciuti che ci chiedevano di fare le foto insieme, si congratulavano, ci facevano gli auguri”. Se anche tu sogni di celebrare all’estero il tuo matrimonio, ti emozionerà tantissimo leggere il racconto di Chiara!

Il suo ‘sì’ a Gianfelice l’ha pronunciato il 5 ottobre scorso nel cuore di New York, nella meravigliosa cornice quasi autunnale offerta da Central Park: “Abbiamo individuato la location tra le diverse proposte suggerite dalle nostre wedding planner Anna e Mary. Cercavamo uno scenario naturale e che offrisse riservatezza, così abbiamo scelto lo Shakespeare Garden ”. A fare da testimoni, due loro amici, Corrado e Anastasia. Dopo il rito civile, “officiato dall’elegantissima Mrs Rosemary”, gli invitati sono stati accolti al ‘Loab Boathouse’, “il celebre ristorante con il laghetto, set di numerosi film fra cui ‘Sex and the city’”, racconta la sposa.

I preparativi hanno richiesto pochi mesi: “Abbiamo iniziato a marzo, con vari intervalli fino a giugno – spiega Chiara –. Poi abbiamo ripreso tutto il mese di settembre”. Per l’abito per il suo giorno speciale, si è rivolta a ‘Il Giardino Fiorito delle Spose’: “Sono arrivata a loro grazie a mia madre, rimasta colpita dal vestito da sposa indossato da mia cugina. Avendo scelto un matrimonio non tradizionale, anche l’abito volevo rispecchiasse questa decisione, così mi ero indirizzata verso un modello corto e poco ingombrante, pensando anche al viaggio in aereo, ne ero convinta. Fino a quando mi hanno proposto di provare un secondo abito, un po’ per curiosità… Era lui! Non so come abbiano fatto a portarmi proprio quello: si chiama ‘Sissi’ e l’ha creato Elisabetta Polignano: come poteva non essere proprio il mio?”.

Bianco, romantico corpetto di tulle intrecciato, un piccolo strascico, niente velo ma un coprispalle sempre di tulle bianco consigliato da Livia. “Una parola per descriverlo: delicatissimo”, aggiunge Chiara. Per impreziosire l’acconciatura, realizzata da una parrucchiera americana, una piccola spilla di swarowski, mentre il raffinatissimo bouquet era composto di sole calle e foglie verdi. “Il nostro sogno era da sempre quello di sposarci in America, poi New York è la nostra città del cuore… La giornata è stata magica e l’epilogo ‘da fuochi d’artificio’, come solo la Grande Mela può regalarti”.

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