Che rumore fa la felicità

Che rumore fa la felicità

“Ci siamo conosciuti a un matrimonio di amici, eravamo seduti allo stesso tavolo. Ci siamo sposati dopo appena due anni dal nostro incontro”. Silvia racconta così la prima volta in cui ha visto suo marito Tony. Il loro ‘sì’ è arrivato la scorsa estate, a Pietrelcina: “Sposa: 25 invitati, sposo: più di 200 – scherza –, così ci è sembrato più semplice organizzare le nozze nei suoi luoghi d’origine”…

La cerimonia religiosa è stata celebrata infatti nell’incantevole chiesina di Sant’Anna. Parenti e amici sono stati poi accolti ‘Al Borgo degli Angeli’, a San Nicola Manfredi, sempre nel Beneventano, “suggestiva location incastonata tra le dolci colline sannite”, dice la sposa. A fare da testimoni, le sue tre migliori amiche e i tre migliori amici di Tony.

“Tutto doveva essere all’insegna della semplicità e del divertimento – aggiunge Silvia –, volevamo fare in modo che la consapevolezza di una felicità trovata contagiasse tutti gli ospiti e per i preparativi ci siamo affidati a veri professionisti: abbiamo preferito lasciar fare e siamo stati fortunati, obiettivo centrato!”. Bianco il colore dominante per la festa, velo di sposa per gli addobbi floreali. Per le partecipazioni, in carta avorio con scritte color seppia, la coppia ha voluto effettuare una donazione all’Aisla. Come bomboniere, “carinissime presine a forma di cuore realizzate dalla mamma di Tony” e confezionate personalmente dalla sposa.

Per il suo giorno più bello, Silvia ha voluto una creazione di Elisabetta Polignano: “Non ho avuto nessun dubbio. Sono di Oleggio, Elisabetta è a 300 metri da casa mia e ha realizzato gli abiti da sposa anche per le mie sorelle, sempre in modo meraviglioso. Il mio era una favolosa esplosione di tulle, mi sorridevano anche le orecchie, come ha detto la mia nipotina Vittoria”. Ha scelto di rifinirlo con un coprispalle abbinato al bustino, con grande fiocco sul retro, e il velo “liscio, lungo, tagliato a vivo: quello indossato da mia sorella Consuelo e che poi abbiamo indossato tutte e tre, come fosse la nostra coperta di Linus, il nostro legame dei momenti importanti”.

Foto di Luigi Fortino

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