Rosso, come il cuore
Un matrimonio “un po’ fuori dagli schemi”. Lo racconta con un’allegria contagiosa Maria Giovanna, splendida sposa in abito rosso – “non bordeaux, non ciliegia, esclusivamente rosso!”, dice – lo scorso sabato 6 dicembre in Sardegna, a Nule, suo paese d’origine. Il “sì” al suo Francesco è arrivato davanti all’incantevole panorama offerto dal Colle San Paolo, durante una cerimonia con rito civile celebrata all’aperto, tra rose e stelle di Natale rosse e bianche, lanterne, candele.
La festa assieme agli affetti più cari a Bono, sempre nel Sassarese, al ristorante ‘Le tre rose‘. “Circa un anno fa abbiamo ufficializzato la data delle nozze e da lì sono scattati i preparativi – racconta Maria Giovanna –. Il mio cervello era sempre operativo, avevo mille idee e come se non bastasse anche mia sorella e mia cognata si sono buttate a capofitto nell’organizzazione autoeleggendosi wedding planners ufficiali!”.
La passione della sposa per il tè ha fatto da tema delle nozze: dalle partecipazioni, che riproducevano una bustina da tè rossa con le scritte ‘Wedding of Sardinia‘ e ‘infusione 15 anni’ (quelli del loro fidanzamento), alle bomboniere, degli infusori a forma di teiera o di casetta. Niente confetti ma M&M’s rossi e grigi e una “teata” al posto della tradizionale confettata. “Il rosso è stato il colore dominante , nel caso non si fosse capito – scherza lei –, con tocchi di argento e di grigio”.
Molto originali anche il bouquet, un manicotto con orchidee, bacche rosse e spille di strass, e la scelta di voler indossare i suoi occhiali “un po’ vintage” anche nel giorno delle nozze: “Ho gli occhiali da quando avevo 6 anni – spiega Maria Giovanna –, quindi io sono io solo indossandoli”. In quanto all’abito, la sposa non ha avuto dubbi: “Sul sito di Elisabetta Polignano mi sono imbattuta nella collezione ‘Signature‘ e dopo un paio di foto l’ho visto: una scultura, particolare nella sua semplicità”, arricchito da un fiocco dietro e da cristalli swarovski nel punto vita e sul coprispalle. “Mentalmente avevo già scelto ma ho provato comunque altri abiti, perché ho pensato ‘ma quando mi ricapita?’. Piccoli dettagli lo rendevano mio, unico e perfetto. È stato subito amore. Ed è piaciuto a tutti”.