Primi passi verso il ‘sì’: le pratiche burocratiche
L’organizzazione del tuo giorno più bello passa anche inevitabilmente da aspetti strettamente più formali e ‘tecnici’. Quali sono, quali le loro tempistiche e a cosa prestare attenzione? Niente paura: per darti una mano a orientarti e a sbrigare con cura le pratiche burocratiche siamo tornare a trovare Anna Veronica e Giorgia, wedding planner e titolari di ‘Parade – Matrimoni ed eventi su misura’…
“È molto importante gestire tutti gli aspetti del matrimonio e, prima di qualunque altro, accertarsi che le pratiche burocratiche rispettino le regole previste – spiegano Anna Veronica e Giorgia –. Se, ad esempio, gli sposi scegliessero di sposarsi in un Comune diverso da quello di residenza, sia che si opti per la celebrazione con rito religioso o civile, è necessario richiedere un nulla osta, il cui rilascio richiede qualche settimana in più”.
Tu e il tuo futuro marito dovrete prima recarvi presso gli uffici del Comune per fare le promesse, in presenza del messo comunale, dovrete poi aspettare alcuni giorni per eventuali verifiche su entrambi e attendere l’affissione delle pubblicazioni di matrimonio. “A questo punto – aggiungono le wedding planner di ‘Parade’ –, si hanno massimo 180 giorni di tempo per sposarsi. Inoltre, se ci si sposa con rito civile, sempre in un Comune diverso da quello di residenza, è bene ricordarsi che oltre a pagamento di una o più marche da bollo, è previsto un costo aggiuntivo che cambia da Comune a Comune”.
Controlla anche che i dati riportati nelle pubblicazioni di matrimonio siano corretti: “Sembrerà una raccomandazione banale – avvertono Anna Veronica e Giorgia – ma è fondamentale per la validità del matrimonio, così come accertarsi che i dati dei testimoni siano giusti. Meglio essere un po’ più scrupolosi prima, ma tranquilli dopo, per godere pienamente di uno dei periodi più divertenti ed emozionanti della propria vita”.
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