Un pomeriggio da sogno in riva al lago
“Pensavo di piangere tutto il tempo invece ho riso, di continuo”: inizia così il racconto del suo matrimonio Adriana, che il 6 settembre scorso ha detto per sempre “sì” al suo Jacopo. Romanticissimo lo scenario offerto dal lago di Garda: la cerimonia religiosa celebrata nella chiesa di Santa Maria della neve a Sirmione, il ricevimento a Desenzano, nel ristorante “Esplanade”.
“Ci siamo spostati in battello, così come tutti i nostri ospiti – racconta Adriana –. È stato tutto molto emozionante e l’occasione ci ha regalato anche momenti di grande divertimento tutti insieme: giochi d’acqua, scherzi, finti tentativi di speronamento, inseguimenti”. Per il loro giorno più importante gli sposi hanno voluto accanto esclusivamente gli affetti più cari: 140 gli invitati, “arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo”.
Elemento ricorrente che ha fatto un po’ da tema all’intera festa, il logo serigrafato con le loro iniziali. Colori dominanti, il polvere e l’avorio. Adriana ha voluto seguire personalmente ogni aspetto del loro giorno speciale, dalle partecipazioni ai libretti per la chiesa, dalla confettata alle bomboniere: piccole bottigliette di olio biologico prodotto dallo zio di Jacopo, con etichette personalizzate per ciascun invitato. “Abbiamo voluto prestare molta cura ai dettagli – ci dice –, un po’ come avveniva una volta”.
Bouvardia e roselline bianche, per il bouquet. Un raccolto alto, per i capelli. Per l’abito, la sposa ha scelto Elisabetta Polignano: “Me ne piacevano tanti, ne ho provati tanti ma l’ultimo era il mio ”. Bianco, in pizzo, impreziosito da una cinturina in vita con un fiocco e con il corpetto che si poteva sganciare dalla gonna: “Elisabetta ha capito che ho due anime: una contemporanea e l’altra molto romantica. Mi sono fidata ed ho capito che siamo molto simili: entrambe attente alla qualità, all’attenzione per i particolari”. Tra i momenti più emozionanti, Adriana non ha dubbi: “Quando sono arrivata in chiesa. Ho visto mio marito che mi aspettava e fuori ad accogliermi c’erano anche i miei fratellini più piccoli. Per l’emozione non entravo, continuavo a parlare con loro!”. Alla fine l’hanno accompagnata. E un bel sogno è diventato realtà.