Più uniti che mai
“Da raccontare ci sarebbe tanto, ogni attimo è stato vissuto in pieno. Due i momenti in particolare in cui ho provato un’emozione fortissima: quella mattina durante il nostro risveglio, a casa nostra, la colazione insieme, il nostro sentirci tranquilli e più uniti che mai. E, ancora, durante il mio ingresso in chiesa, accompagnata da tutti i bambini figli degli invitati e della scuola dell’infanzia in cui lavoro, ciascuno con una rosa in mano”. Fanno subito breccia nel cuore le parole di Chiara, nostra ‘sposa di Capodanno‘: ha detto per sempre ‘sì’ al suo Marco lo scorso 31 dicembre.
La cerimonia religiosa è stata celebrata nella chiesa di San Zenone a Castano Primo, nel Milanese. Parenti e amici sono stati poi accolti nel ristorante ‘Bellariva‘, a San Martino di Trecate, in provincia di Novara, nel Parco naturale del Ticino. “Abbiamo organizzato tutto in quattro mesi – svela la sposa –. Il colore dominante degli addobbi è stato il bianco, arricchito da dettagli argento. Anche la torta è stata realizzata in questi due colori. Elemento ricorrente, il cuore, presente anche sulle partecipazioni. Per le bomboniere, abbiamo invece scelto prodotti e sacchettini del commercio equo e solidale”.
Al momento della scelta del suo abito per il giorno più importante, Chiara ha voluto accanto a sé la sua mamma e la sua nipotina di dieci anni: “Una volta in Atelier, Elisabetta Polignano mi ha proposto un modello e questo mi ha subito emozionato: guardandomi allo specchio, ho avvertito qualcosa dentro e mia mamma piangeva commossa… Era il mio! Successivamente ho provato altri vestiti ma nessuno mi dava la stessa sensazione”. Bianco, con una fascia in vita e un piccolo strascico, impreziosito dal pizzo, “che non avrei mai pensato di scegliere! – aggiunge –. Mi ha anche proposto di arricchirlo con dei manicotti e una mantella spettacolari… Ero contentissima!”. Molto delicato anche il bouquet, composto da bouvardia e velo di sposa, sempre su consiglio di Elisabetta.
Marco ha chiesto a Chiara di sposarlo lo scorso luglio, nel bel mezzo di ‘Birbusca‘, la Festa della birra di Buscate: “Facciamo parte entrambi dell’associazione che la organizza. La sua proposta è stata plateale: è salito sul palco, interrompendo un concerto, ha preso il microfono e mi ha chiesto di raggiungerlo. Si è poi messo in ginocchio ed ha estratto la scatolina con un bellissimo anello. Sono scoppiata a piangere dall’emozione, è stato bravissimo!”.