E nel cielo un arcobaleno stupendo
“Ci siamo conosciuti a Bucciano, paesino in provincia di Benevento, dove Antonio è cresciuto. Per l’esattezza, a bordo dell’auto di una coppia di amici: faceva freddo e invece di scendere io, per le presentazioni, è stato più comodo far entrare in macchina lui”. Emoziona e tocca le corde più profonde del cuore il racconto di Maria Lucia, che ha detto per sempre ‘sì’ lo scorso 9 luglio…
“Abbiamo scelto il Santuario della Madonna del Taburno, sempre a Bucciano – racconta lei – e lo abbiamo scelto subito, perché era un posto molto caro alla mamma di Antonio e quindi a lui. Perché, con enorme dispiacere, lei non avrebbe potuto essere presente al nostro matrimonio, essendo venuta a mancare un mese esatto prima che lui e io ci conoscessimo”. Nel loro giorno più bello, hanno poi accolto parenti e amici a ‘Palazzo Cifelli‘, a Boscotrecase (Napoli).
“Vivendo entrambi a Dublino per motivi di lavoro, per l’organizzazione delle nozze ci siamo affidati principalmente a Internet. Sono davvero fiera di me – prosegue Maria Lucia -, ho realizzato diverse cose con le mie mani. Per le partecipazioni, ad esempio, abbiamo scattato delle nostre foto in collina, davanti a un bellissimo panorama accompagnato da un arcobaleno stupendo e con una lavagna in mano, dove abbiamo scritto ‘save the date‘”. Verde pastello e rosa chiaro i colori dominanti degli addobbi, “per cui il tema finale è stato la natura“.
Sempre grazie a Internet la sposa ha individuato l’abito dei suoi sogni, un modello della linea ‘Joie de Vivre‘ di Elisabetta Polignano. “È stato amore a prima vista: ammirare una collezione interamente dedicata alle donne curvy mi ha riempito il cuore di gioia!”, racconta Maria Lucia. “Quando ho provato il modello ‘Profiterole‘ ho capito che quello era l’abito con cui mi sarei sposata!”. Al punto che, “per non coprirlo”, non avrebbe indossato il velo: “La mia nonnina però ci teneva davvero tanto che lo indossassi, così ho optato per uno con uno strascico molto lungo ma semplicissimo ed essenziale”.
(Foto di ‘Restart Photography‘)