Mi presenti i tuoi? L’invito a pranzo_Seconda parte
Momento fatidico di ogni grande storia d’amore è l’incontro con i genitori della tua dolce metà. Abbiamo perciò immaginato un bellissimo invito a pranzo a casa vostra e iniziato a vedere insieme come preparare la tavola. Proseguiamo allora nella cura di ogni singolo dettaglio, sempre grazie ai consigli preziosi di Laura Pranzetti Lombardini, autrice con Silvia Zavattini di ‘Ritratto di signora’ (Gribaudo)…
Dopo la scelta della tovaglia, dei tovaglioli e del centrotavola più indicato, passiamo alla disposizione dei bicchieri. In alto, al centro, al limitare del bordo del piatto, va apparecchiato quello dell’acqua, poi quello da vino (se previsti bianco e rosso, prima quello del bianco, seguito da quello del rosso, secondo la logica “della sete e del palato”, per accompagnare i cibi).
Le posate si dispongono ai lati del piatto, secondo l’ordine in cui vanno usate. La lama del coltello va sempre rivolta verso l’interno e non deve essere mai avvicinata alle labbra. La forchetta va tenuta con i rebbi in su quando è nella mano destra, in giù nella mano sinistra, quando nella destra c’è il coltello per tagliare. Il cucchiaio va avvicinato alla bocca di lato, senza rumori, e le ultime cucchiaiate di minestra vanno raccolte inclinando leggermente il piatto verso il centro del tavolo.
Il pane va servito in tavola al momento del secondo e ritirato prima del dolce, con gli eventuali sale e pepe, olio e aceto. Il cibo si serve da sinistra, il piatto si ritira da destra. Per il brindisi, mai il bicchiere di plastica! Anche le astemie devono simulare l’atto e, prima di iniziare, controlla che tutti i commensali abbiano il bicchiere in mano. Risolto, infine, “l’eterno dilemma”: prima il dolce, poi la frutta, a chiudere.
Fonte: ‘Ritratto di signora – ovvero la guida di stile per ogni donna e gentildonna’, di Laura Pranzetti Lombardini e Silvia Zavattini, Gribaudo
Leggi anche la prima parte – Altri spunti anche su ‘Buone maniere contemporanee’