L’emozione più grande tra i regali di Natale
Un amore nato otto anni fa, in una serata che sembrava uguale alle altre: lei 20enne, studentessa universitaria, cameriera il venerdì sera in una birreria. Lui, sorridente 27enne, cliente del locale. Federica e Alessandro si sono detti per sempre ‘sì’ di mercoledì, il 10 settembre scorso, nel Santuario della Madonna del Latte di Gionzana, immerso nei colori autunnali della campagna novarese.
“Una cerimonia semplice, allegra, ricca di significato, valori e amore – racconta la sposa –. Parenti e amici sono stati accolti da un bellissimo arco fiorito, nelle tonalità del bianco e del rosa antico: riccioli di vite, ortensie, rose, bacche e fili di edera”. La stessa varietà di fiori dell’addobbo per i banchi, all’interno della chiesetta, sui quali gli sposi hanno fatto trovare agli invitati i libretti della messa preparati da loro. Per la cena, invece, hanno scelto il ‘Parco Le Cicogne’, a Barengo.
Verde e rosa, i colori dominanti della festa. Il tableau mariage realizzato con dei covoni di fieno posizionati su un vecchio carro: per ogni tavolo, il nome di un vino. La torta, a tre piani, con panna, frutti di bosco e riccioli di cioccolato. Dopo il taglio, il lancio del bouquet… E quello delle lanterne: “Una sorpresa – dice Federica – in un’atmosfera magica e romantica, per concludere in bellezza il nostro giorno più bello!”.
Per il suo abito, la sposa ha scelto Elisabetta Polignano: “Non ho avuto dubbi, era lui: corpetto in seta a punta – lo descrive –, fascia in vita con un grande fiocco sul retro e un’esplosione di tulle per la gonna ”. Capelli raccolti in uno chignon laterale un po’ spettinato e una treccia a incorniciare il viso. A completare e impreziosire, un piccolo velo posto sulla nuca. “Tra tutti i momenti più emozionanti, non potrò mai dimenticare la sinfonia di arpa e violino della ‘Cantata 147’ di Bach durante il mio ingresso in chiesa, accompagnata da mio papà”. E, naturalmente, quando Alessandro le ha chiesto di sposarlo, la notte di Natale 2012: “Gli brillavano gli occhi dall’emozione talmente tanto che ho immediatamente capito cosa nascondeva in quella scatoletta camuffata!”.