Sotto le stelle del jazz
Ti raccontiamo di un grande amore, che dura da 15 anni, e di un sogno divenuto realtà il 20 maggio di tre anni fa, quando Alessia e Davide si sono detti ‘sì’ per sempre: “La scelta di sposarci l’abbiamo fatta insieme, dopo 12 anni di fidanzamento – racconta lei, con un’emozione e un entusiasmo per nulla affievoliti – ma la proposta non me l’aspettavo, conoscendo lo sposo, e mi ha fatta commuovere per un giorno intero!”.
Lui ha affidato le parole più importanti a una lettera d’amore, la vera sorpresa che ha accompagnato un uovo di Pasqua. Le nozze sono state celebrate dopo circa un anno di preparativi “vissuti senza stress e in serenità” nella chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio di Rignano Flaminio, alle porte di Roma. Parenti ed amici sono stati accolti a ‘Villa Ceccucci’ di Morlupo: “È stata la prima e unica location che abbiamo visitato – spiega Alessia –, ce ne siamo innamorati subito!”.
Gli sposi hanno scelto il lilla come colore dominante degli addobbi. Molto ricco e suggestivo quello floreale in chiesa: composizioni di rose bianche e lilla i cui petali hanno rivestito il tappeto che conduceva all’altare. Alessia è una musicista, quindi molta cura è stata riservata alla scelta della colonna sonora della giornata, che ha spaziato dai Pink Floyd a Kirk Franklin passando per Ennio Morricone e ‘Nothing else matters’ dei Metallica, la loro canzone del cuore. Il tableau era invece ispirato ai grandi nomi del jazz (‘Ella Fitzgerald e Louis Armstrong’, il nome di quello degli sposi) mentre per le bomboniere hanno optato per diversi cadeau: per gli amici, ad esempio, sua mamma ha realizzato a mano centrini di merletto e fiori lilla.
Per l’abito da sposa, Alessia è riuscita a realizzare un suo desiderio che aveva da bambina: “Ne sognavo uno in particolare ed è stato quello che ho avuto: non conoscevo prima Elisabetta Polignano ma quando ho visto il ‘mio’ vestito me ne sono innamorata subito. Semplice ma importante – lo descrive – con delle piegoline sul corpetto, un lungo strascico, il velo e delle rose che ricadevano nel retro, sull’apertura dell’abito. Bianco, in seta, un peccato portarlo solo per il giorno!”. Un semi-raccolto per l’acconciatura, tondo il bouquet, con rose bianche. Tra gli aneddoti divertenti del suo giorno speciale, la sposa ricorda il momento dell’ingresso in chiesa: “Avevo paura mi si fosse slacciato il sottogonna, così le mie testimoni (mia sorella e una grande amica) non hanno esitato a infilarsi sotto il vestito per assicurarmi che invece era tutto a posto!”.