L’acconciatura perfetta? Inizia dalla cura dei capelli

Tendenze sposa 14 Ott 2014
L’acconciatura perfetta? Inizia dalla cura dei capelli

Prepararsi al giorno del ‘sì’ è un viaggio bellissimo e ogni step porta con sé nuove scoperte ed opportunità, come quella di poterti concedere più tempo per te. Recentemente ti abbiamo parlato dell’importanza di riservarti vere e proprie “coccole di bellezza”. Oggi, grazie ancora ai consigli preziosi del make up artist Mario Condello, scoprirai come prenderti cura al meglio anche dei tuoi capelli.

Una volta scelto l’abito, è bene passare subito all’azione: oltre alla prova trucco, inizia a pensare all’acconciatura. “È bene riservare attenzioni ai capelli, a cominciare da due-tre mesi prima del matrimonio – spiega Mario –. Oggi, ad esempio, ci sono dei nuovi trattamenti al botulino o all’acido ialuronico, che rimpolpano il capello, riuscendo a dare volume dal 30 al 40% in più”.

Via libera anche ai massaggi e ai benefici dell’ozonoterapia, che “asciuga la cute”, quindi le permette di sporcarsi meno. Tieni presente infatti che “una cute rilassata – sottolinea Mario – permette di raccogliere meglio i capelli”, di renderli più docili al pettine e modellabili in base all’acconciatura prescelta. “Ovviamente – continua – la sposa non deve per forza avere i capelli lunghi o ricorrere a un’extension a tutti i costi: un capello corto può consentire di puntare di più sull’accessorio, come cloche e retine, o anche osare un po’ di più con la colorazione dei capelli… Ma sempre con equilibrio e senza strafare!”

È importante infatti colorare i capelli della tonalità giusta per te. Come fai a riconoscerla? “È semplice – assicura Mario –, perché è quella che ti viene suggerita dal tuo incarnato: prediligi un tono su tono, senza eccessi”. Lo stesso principio vale anche per la scelta dell’abito e del trucco, perciò è importantissimo affidarti a un professionista in grado di seguirti e consigliarti in tutto il percorso: “È il motivo per cui non lascio mai sole le mie spose: sto con loro fino alla fine, fin quando non le vedo indossare il velo. Lì allora capisco che sono riuscito ad accompagnarle fino al momento più importante”.

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