La Grande Bellezza del ‘made in Italy’: il ‘sì’ di Cristiana Dell’Anna
“Non avrebbe avuto senso, senza quell’abito che mi rappresentava”. Cristiana Dell’Anna ripensa con dolcezza ed emozione ai momenti indicabili del suo giorno più bello. L’attrice, star della serie tv ‘Gomorra’ (è sul set in questi giorni, per girare i nuovi episodi), ha scelto una creazione di Elisabetta Polignano per dire per sempre ‘sì’ al suo Emanuele, sabato primo settembre scorso, nella splendida cornice delle colline senesi…
Bellissima, la sposa, nell’abito realizzato esclusivamente e a mano per lei dalla stilista, con la fidata collaborazione di sua sorella Marisa, titolare dell’atelier ‘Le Spose di Marisa Polignano’, dove l’attrice le ha raggiunte per la sua prova d’abito. “Ripenso agli occhi commossi di mia madre, quando l’ho indossato la prima volta, di mio padre e infine di mio marito – svela Cristiana Dell’Anna –. Tutto infatti parte, per una sposa, dal momento della scelta dell’abito, che diventa parte di te. Ho voluto perciò una creazione unica, realizzata interamente su misura, dal tessuto prezioso. Ho pensato che sarebbe stato anche un modo per mettere al centro l’importanza del talento e della vera eccellenza ‘made in Italy’”.
La cerimonia e la festa, all’aperto, si sono svolte nell’affascinante location di Castel Bigozzi, sulla via Francigena, a Monteriggioni. “Non c’è stata la tradizionale celebrazione in una chiesa ma in quello che amo definire l’altare più bello, in mezzo al Creato”, racconta Cristiana. Lì la coppia ha vissuto giornate meravigliose e intense, circondata dal calore e dall’affetto delle tantissime persone a loro più care – circa 300 -, provenienti da diverse parti del mondo. “Per dare a tutti il benvenuto, abbiamo prima organizzato una festa ‘persiana’ la sera precedente il matrimonio, il venerdì. Ciascun invitato ha portato un piatto tipico del suo Paese di provenienza, per condividerlo e fare conoscenza con gli altri”. Un coloratissimo picnic, seguito anche da un’allegra partita di calcio, nella giornata di domenica.
Una grande festa per tutti, al ritmo di samba, musica balcanica e pizzica, omaggio alle origini salentine della sposa. Celebrata vicino Siena, dove lo sposo ha trascorso gli anni dell’Università, e con echi e ispirazioni che arrivavano da lontano, dall’Oriente. “Emanuele mi ha chiesto di sposarlo durante un viaggio in Iran. Abbiamo capito di essere fatti l’uno per l’altra quando l’ho raggiunto a Teheran”, svela Cristiana. Da qui, l’idea di stendere tappeti persiani e di posizionare migliaia di luci sui rami degli alberi di ulivo, che si accendevano man mano al calare del sole, regalando un’atmosfera fatata e suggestiva. Girasoli e rose bianche per gli addobbi. Gli sposi hanno poi voluto fare dono speciale ai loro invitati, un libro di poesie “d’amore e vino” di Hafez, poeta persiano. “È stata mia madre a dipingere la copertina”, rendendola così ancora più preziosa e personalizzata. E legando indissolubilmente il ricordo del loro giorno speciale a parole d’amore indimenticabili e senza tempo.
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Foto di Studio24 Moving Photo di Palmer Vitaliano e staff