La chiave della felicità

La chiave della felicità

“Ci siamo conosciuti a una festa, non sembrava prestarmi molta attenzione. Nei giorni seguenti, con la scusa che lavoro come infermiera, mi ha contattata per chiedermi alcuni consigli e per ‘sdebitarsi’ mi ha invitato a bere un aperitivo insieme”. Da quel 17 febbraio sono passati ormai cinque anni, racconta Silvia, e dall’amore con Alessandro è arrivata nel 2015 una splendida e “desiderata principessa”, Mariasole, e il loro ‘sì’, il 17 settembre scorso…

“Il 17 era la nostra data, ci rincorreva!”. La proposta è arrivata una sera dell’agosto del 2016, sulla spiaggia. “Alessandro mi ha chiesto di raggiungerlo tra le dune con la nostra piccola – racconta Silvia – e man mano che mi avvicinavo scoprivo che il bagliore che scorgevo da lontano era formato da tante candele che formavano la scritta: ‘Princess, will you marry me?’. È stato magico, non potevo che dirgli sì”. Le nozze sono state celebrate nella sua chiesetta d’infanzia, a Saonara, in provincia di Padova, durante “una meravigliosa mattina di sole un po’ ventosa, il cielo di un azzurro straordinario”. Parenti e amici sono stati poi accolti a ‘La Casa dei Gelsi’, in provincia di Vicenza.

“Mi sono divertita a organizzare ogni cosa, durante la fase dei preparativi – aggiunge la sposa –. Come simbolo, abbiamo scelto una chiave antica, che ricorreva nelle partecipazioni, nel tableau, nelle bomboniere. La frase che ha ispirato il nostro giorno più importante è stata: ‘L’amore è la chiave della felicità’”. Bianco panna e avorio, con qualche tocco di écru, i colori dominanti degli addobbi.

Per la scelta dell’abito del suo giorno più bello, Silvia ha scelto di farsi accompagnare soltanto dalla sua mamma: “È stata lei a notare quello che è diventato il mio abito, una creazione di Elisabetta Polignano. Avevo già provato diversi modelli ma quando l’ho indossato ho capito subito che era lui”. Corpetto semi-trasparente lavorato con dei motivi damascati e perline luminose, gonna ampia “ma non troppo” di tulle, bianco panna, con un po’ di strascico. “Volevo assolutamente il velo in stile spagnolo, omaggio alle mie antiche origini, con la calata. Era così che volevo mi vedesse arrivare Alessandro”.

Foto di Giorgio Radojkovic

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