Il più bello dei viaggi
“Mi ha chiesto di sposarlo a San Valentino del 2011. Avevo fatto un viaggio di lavoro in Brasile a cavallo tra gennaio e febbraio. Quando sono tornata aveva organizzato la serata, dicendomi che non avrei dovuto pensare a nulla. Siamo andati a cena in un ristorante rinomato e, all’arrivo del dolce, mi ha fatto trovare una scatolina blu nel piatto. Lì ho iniziato a capire e tutta la stanza ha iniziato a girare!”. Regala subito un sorriso il racconto di Marta che, il prossimo 6 luglio, festeggerà con Alessandro il terzo anniversario di matrimonio.
Il ‘sì’ l’hanno pronunciato nella chiesa romanica di San Donato di Brovello Carpugnino, nel Novarese, conosciuta come ‘la chiesa degli sposi’. La festa è poi proseguita al ‘Castello Dal Pozzo’ a Oleggio Castello. “Da quando lo abbiamo visitato la prima volta abbiamo deciso che sarebbe stata la cornice perfetta per il nostro matrimonio. Sembrava di entrare in un’altra dimensione: di pace, di tranquillità, contornata dalla magnifica vista sul Lago Maggiore”, spiega Marta. I preparativi hanno richiesto circa un anno: “A dire il vero la primissima cosa scelta è stata la meta della luna di miele: tour del Sudafrica, visita alle cascate Vittoria in Zimbabwe e poi una settimana di relax alle Seychelles”.
Marta e Alessandro amano molto viaggiare e il tema del loro giorno più importante è stato proprio il viaggio: “Il tableau l’abbiamo allestito in una vecchia valigia, decorata con gipsofila e ortensie rosa, e abbiamo assegnato a ciascun tavolo un posto in cui siamo stati”, svela lei. Colori dominanti della festa sono stati il grigio e un rosa chiaro molto delicato. Bianchi i fiori scelti per l’addobbo in chiesa, rifinito sempre da tocchi di rosa e grigio. “I centri tavola invece, sempre per rimanere in tema, erano delle cappelliere di diverse dimensioni – aggiunge –, usate anche per la confettata”.
Per il suo abito da sposa, Marta si è affidata a Elisabetta Polignano: “L’ho conosciuta grazie a una mia amica. Poi, con la mia mamma, siamo andate alla sfilata presso il suo Atelier di Oleggio (quella che ogni anno la stilista organizza e dedica esclusivamente alle future spose, n.d.r.) ed entrambe siamo rimaste affascinate. Così abbiamo deciso che il mio vestito lo avrei preso proprio lì!”. Un abito da sogno: bianco, gonna molto ampia, voluminosa e leggera, di tulle. Stretto in vita da una fascia che culminava nella parte posteriore con un fiocco, corpetto liscio, pizzo a ricoprire le spalle e il tutto rifinito da un velo corto. “L’atmosfera di quel giorno e la presentazione ci hanno davvero colpite!”.