Ed il mare una tavola blu

Ed il mare una tavola blu

“Credo sia il tema di ogni matrimonio ma quando penso al nostro realizzo che è stata davvero una festa all’insegna dell’amore”. Gli affetti più cari, il sole, il mare, una splendida giornata trascorsa nei luoghi del cuore, sul Gargano. Sono passati poco più di due anni e mezzo dal giorno delle nozze di Enza e Attilio, il 27 settembre 2012, ma l’emozione resta immutata.

La cerimonia religiosa è stata celebrata nella chiesa di Sant’Elia Profeta a Peschici, paese di origine della sposa. La coppia è poi salita a bordo di una barca per un romantico giro fino a Rodi Garganico, il paese di Attilio, dove oggi vivono insieme: “Nonostante fossimo alla fine di settembre, era una giornata splendida: c’erano 36 gradi e il mare era una tavola blu”, dice Enza. Amici e parenti sono stati accolti a Lesina Marina, al Parco della Laguna, location scelta dallo sposo per il ricevimento.

Panna il colore dominante, rose bianche per gli addobbi: “I miei invitati invece indossavano abiti coloratissimi!”, racconta la sposa. “I preparativi sono durati solo tre mesi e dal momento in cui mio marito ha un’attività stagionale estiva, abbiamo dovuto sbrigare tutto prima. È stato molto bello, ci siamo trovati d’accordo su tutto”. Gli sposi non hanno scelto le classiche bomboniere come cadeau per gli ospiti, bensì di sostenere le attività in Uganda dell’associazione ‘I bambini di Antonio‘, Onlus di Rodi. Enza ed Attilio hanno così deciso anche di fare un altro passo importante insieme, adottando a distanza una bambina.

Per il suo giorno speciale, la sposa ha voluto un abito di Elisabetta Polignano: “Non la conoscevo prima, avrò provato una trentina di abiti ma i suoi mi sembravano cuciti addosso! Il mio era semplicissimo: bianco, tutto in organza di seta, senza spalline, gonna a campana. Dietro, un fiocco importante, dal quale si aprivano sei grandi raggi di stoffa che formavano lo strascico: sembravo una magnifica farfalla!”. Ha indossato anche il velo, impreziosito da cristalli che richiamavano un piccolo dettaglio sul corpetto dell’abito. “Ho un amore incredibile per gli abiti da sposa, da piccola li disegnavo – aggiunge Enza –. E ora che racconto, rivivo emozioni fortissime. Ripenso a quando Attilio mi ha vista sulla soglia della chiesa: è scoppiato a piangere ed ho dovuto fargli forza io!”.

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