Il tuo bacio è come un rock

Il tuo bacio è come un rock

“Avevamo fatto una mega litigata, dalla quale non ci siamo più sentiti per ben dodici giorni. Ci siamo poi rivisti per chiarire la situazione e il motivo della baruffa e lì abbiamo capito che avevamo fatto una stupidaggine. La settimana dopo, prima di Natale, Davide mi ha chiesto di sposarlo”. Così Francesca racconta in maniera dolcissima e appassionante i ricordi legati al suo giorno più bello…

Il ‘sì’ è arrivato dopo circa dieci mesi, lo scorso 3 ottobre: “Ci siamo sposati a Santa Maria della Vittoria a Volpago del Montello, il mio paesino. Dopo aver accolto i nostri invitati nelle rispettive case, con Davide ci siamo ritrovati in chiesa e da lì abbiamo iniziato la nostra giornata”. Parenti ed amici sono poi stati accolti al ristorante ‘Barbesin’ di Castelfranco Veneto, sempre nel Trevigiano. La location scelta per le foto è stata invece una residenza del Palladio, ‘Villa Emo’, a Fanzolo di Vedelago.

“Volevamo un matrimonio semplice e divertente, quindi siamo andati alla ricerca di ciò che ci piaceva, senza seguire un tema preciso”, racconta Francesca. Bianco il colore dominante, per gli addobbi floreali la sposa ha scelto le ortensie, i suoi fiori preferiti: “Le ho volute anche se fuori stagione – dice –, assieme alle rose bianche”. Da sole hanno composto anche il suo bouquet. Il tableau era invece ispirato a un ricordo degli sposi: “Io e Davide ci siamo conosciuti ad una festa a tema anni ’60, a casa di un’amica comune: lui vestito da Elvis, io da Figlia dei fiori… Anche se la scintilla non è scoppiata proprio quella sera! Qualcosa di caratteristico di quell’epoca dava il nome a ciascuno tavolo”.

Ad assistere alla scelta del suo abito da sposa, c’era la sua mamma. “Le ho sempre detto che non avrei voluto per me il solito vestito ma qualcosa di diverso”, svela Francesca. All’arrivo nell’atelier ‘Fleur de Lys ha visto esposta sul manichino una creazione di Elisabetta Polignano: “Mi ha subito colpita ma inizialmente pensavo di provarlo soprattutto per fare contenta mia mamma”, spiega. Bianco, un abito scultura, raffinato e particolare: piccolo strascico, grande rosa sul fianco destro. Una volta indossato, si è sentita subito conquistare il cuore. “Quando sono uscita dal camerino mi sono guardata allo specchio e me ne sono innamorata: ho capito che era lui il mio abito, quello con cui mi vedevo sposa”.

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